Raccolta porta a porta, Narcisi: “Nuove regole non igieniche per tutti”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì sera, 27 Aprile, dinanzi ad un folto pubblico si è svolta l’Assemblea del Quartiere Marina Centro presso l’auditorium Don Bosco alla presenza dell’Amministrazione comunale rappresentata dal vice sindaco Anrdea Assenti e dagli Assessori Andrea Traini, Filippo Olivieri, AnnaLisa RuggIeri, PierLuigi Tassotti, dai consiglieri di maggioranza Pierfrancesco Troli, Stefano Muzi, Mariadele Girolami, Rosaria Falco.
Tra gli argomenti trattati quello che ha più calamitato l’attenzione dei residenti è stato quello delle nuove regole della Raccolta differenziata “Porta a Porta” che l’Amministrazione vuole introdurre con l’adozione dei “mastelli”, in cui conferire i rifiuti, da esporre sul marciapiede o ciglio stradale in orari stabiliti e che, dopo il loro svuotamento da parte degli operatori, i cittadini dovranno riportare all’interno della propria abitazione, curarne la pulizia e essere ritenuti responsabili della loro manutenzione.
Il dottor Mario Narcisi, ex consigliere comunale, durante l’assemblea manifestò contrarietà. Ora torna sull’argomento per dettagliare la sua posizione.  “Tutto questo – dice Narcisi – in un ambiente come quello che ogni notte è costretto a vivere il Quartiere Marina Centro in presenza della famosa attrazione turistica notturna della “movida”.  Sembra che all’Amministrazione e alla PicenAmbiente sia sfuggito questo particolare. In un quartiere popoloso, tra i più antichi della Città, formato prevalentemente di case singole, unifamiliari o poco più, che hanno al piano terra quasi sempre la cucina, con marciapiedi antistanti stretti da non permettere l’incrociarsi di due persone, con ridotti spazi liberi, proporre questo sistema di conferimento dei rifiuti in contenitori aperti, alla mercè del popolo della notte, è da sconsiderati”.
Continua Narcisi: “E’ contro le più elementari norme igieniche. La soluzione che si intende adottare è improponibile per l’Igiene della popolazione di tutta la Città e in particolare di questo Quartiere. Il problema più grave è che si costringe gli abitanti di “Marina Centro” a riportare in casa il “mastello o il contenitore stradale ” con il pericolo di trasmissioni infettive, viste le escrezioni e secrezioni biologiche, umane e non, che abitualmente si ritrovano al mattino sulle Vie, sui marciapiedi, sugli stipiti delle porte delle abitazioni. Le strade del Centro sono trasformate in ”latrine a cielo aperto”.  Qui non si parla di “cassonetti chiusi” con chiavi e serrature, a dimora fissa esterna, come assegnati e predisposti per tutti i Palazzi condominiali della Città, con più di 6 famiglie, che possono conferire in essi a qualsiasi ora e in sicurezza”.
Insiste Narcisi: “Qui siamo in presenza di Mastelli e Contenitori aperti, da riportare dentro casa come sorgente inquinante e fonte di infezioni, muniti di codice identificativo del singolo utente tale da consentire, inoltre, di contabilizzare, con un trasponder, il contenuto del mastello, in cui chiunque può introdurre i propri rifiuti senza farsene carico, eseguendo una facile truffa. Siamo nel ridicolo.  Senza poi considerare che questi contenitori aperti, lasciati sui marciapiedi o sul ciglio della strada, possano essere urtati accidentalmente o scalciati e scaraventati a terra con gesti sconsiderati da persone non sobrie e diventare un pericolo e un ostacolo per la libera circolazione dei pedoni e per il traffico automobilistico.
Oltre alla elencazione dei pericoli e dei disservizi che la Nuova raccolta differenziata dei rifiuti produrrebbe sulla popolazione di questo martoriato Quartiere già con problemi di viabilità, di inquinamento acustico e atmosferico, con un grave degrado degli asfalti e marciapiedi, con un assente decoro urbano, è giusto proporre delle soluzioni”.
Le proposte di Narcisi.
A) Di fronte a questi disagi e pericoli viene spontaneo domandarsi , per prima cosa, chi ci guadagna e se era effettivamente necessario cambiare la raccolta differenziata che è sempre avvenuta con i sacchetti colorati consegnati dal Comune , che non venivano riportati in casa e che era da tutti accettata e non creava disagio. Bastava solo, da parte del Comune o chi per esso, intensificare i controlli del conferimento e tenere le aree di raccolta pulite. Se il problema era l’identificazione e la contabilizzazione bastava fare applicare delle etichette adesive con il codice a barre su ogni sacchetto, come normalmente avviene al Supermercato . Questa è la prima proposta, la più ovvia , suggerita dall’Assemblea.
B) Un’altra proposta destinata a dare una immediata soluzione a una buona parte del Quartiere Marina Centro sarebbe la riattivazione dei Cassoni interrati di Via Mentana alla confluenza con Via Roma ,che la Amministrazione Martinelli , di cui l’attuale Sindaco Pasqualino Piunti ricopriva la carica di vice-sindaco, fece realizzare per il conferimento dei rifiuti e andare incontro ai bisogni di pulizia e decoro del Quartiere .
C) Infine una proposta che farebbe superare la disparità di trattamento tra gli abitanti di una singola casa e gli abitanti di un condominio, in materia di conferimento dei rifiuti, sarebbe la creazione del Condominio Diffuso . Attualmente il regolamento prevede l’assegnazione dei Mastelli e contenitori stradali aperti , che devono essere esposti sui marciapiedi in orari stabiliti (dalle ore 20 alle ore 24) e riportati in casa dopo lo svuotamento da parte degli operatori , alle Abitazioni in cui vivono meno di 6 famiglie e l’assegnazione di Cassonetti chiusi a chiave, destinati a restare fuori e in cui conferire senza orario, alle Abitazioni condominiali dove risiedono più di 6 famiglie . Praticamente il Condominio Diffuso si realizzerebbe con il raggruppamento di 6 famiglie che vivono in Abitazioni singole vicine che concordemente conferirebbero i loro rifiuti differenziati nei Cassonetti chiusi a chiave , che restano fuori, allo stesso modo con cui conferiscono i Condominii.
D) Ritenendo che queste problematiche siano da risolvere nel più breve tempo possibile, si chiede che il conferimento dei rifiuti differenziati continui con le buste , come in passato , fino a quando non verranno emanate delle direttive che eliminino tutti i pericoli sanitari esposti e non permettano il rientro e la custodia dei contenitori in casa”.

 

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