Sanità, balzo in avanti delle Marche nella classifica Lea

ANCONA – Il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (c.d. Comitato Lea), nella riunione del 18 dicembre, ha “confermato il dato in ulteriore miglioramento per il 2018, nell’ambito della c.d. “Griglia Lea“.

La classifica prende in esame solo le regioni a statuto ordinario ( unica eccezione è la Sicilia). Assegna loro un punteggio sulla base di 33 indicatori, che vanno dall’adesione agli screening oncologici ai parti cesarei, dal tasso di vaccinazione ai ricoveri inappropriati. In base al nuovo Patto per la Salute, varato a dicembre, la griglia dei Lea sarà sostituita da un Nuovo Sistema di Garanzia. Quest’ultima novità sarà basata su 88 indicatori.

La Regione Marche è passata così dal punteggio di 201 del 2017 a 206 per il 2018.

Questo miglioramento – spiega il presidente Luca Ceriscioli non è nient’altro che la conferma di una crescita costante in atto da alcuni anni: si è passati dal valore di 190 del 2015 all’odierno 206, passando da 192 del 2016 e 201 del 2017″. Un “valore ben al di sopra del minimo di 160 necessario per l’adempienza rispetto agli obblighi previsti dai Lea”.

Miglioramenti in particolare per copertura vaccinale fasce pediatriche, assistenza domiciliare, rete delle cure palliative, numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale.

Il Veneto è in testa nell’attuale graduatoria con 222 punti su 225; seguono: Emilia Romagna (a un solo punto di distanza), Toscana (due punti in meno), Piemonte (218) – era in testa nella lista stilata lo scorso anno – e Lombardia e Liguria (211) a pari merito.

Chiudono il raggruppamento: l’Umbria (210), l’Abruzzo (209), Marche (206) e Basilicata (191). Migliorano i punteggi delle Regioni in fondo alla griglia: il Lazio guadagna dieci punti dall’anno precedente, arrivando a quota 190. Migliorano anche la Puglia (da 179 a 186), il Molise (da 167 a 180) e la Sicilia (da 160 a 171). Chiudono la classifica la Campania (aumenta il suo punti da 153 del 2017 a 170 del 2018) e la Calabria, che passa da 136 ai 162.

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