Sottostazione via Piemonte: l’appello di Catraro caduto nel vuoto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La sottostazione dell’alta tensione di via Piemonte verrà disalimentata da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Ma c’è il rischio che la “cattedrale” di tralicci e cavi finisca abbandonata al degrado a pochi metri dalla scuola di via Asiago. Rfi ha finanziato una nuova sottostazione elettrica a Monteprandone o a Maltignano, che fornirà energia alla tratta ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli. Per cui l’impianto di via Piemonte verrà spento. Finirà nel degrado?
Durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo, il responsabile nazionale della sezione “infrastrutture” del Psi, Lorenzo Catraro, rivolse l’appello al Comune di San Benedetto affinché prendesse contatti con Rete Ferrovaria Italiana con lo scopo di ridare vita al sito (una volta spento) con la realizzazione di un centro socio-culturale.
L’amministrazione ancora non si è mossa. il vice sindaco Andrea Assenti, nel corso delle assemblee pubbliche con i quartieri, sollecitato dai residenti, ha riferito che “dipende da Rfi”.
Il trasferimento in collina della sotostazione fu oggetto di battaglie politiche negli anni Settanta-Ottanta. I contestatori sostenevano che fosse dannosa per la salute umana in quanto generava campi magnetici. Per cui doveva essere dislocata lontana dalle abitazioni e dalla scuola.
L’amministrazione Perazzoli inserì la delocalizzazione nei Prusst (2001), poi bocciati dalla giunta Martinelli. Venne poi inserita nella maxi variante urbanistica dalla giunta Gaspari (2010), ma fu accantonata per l’opposizione interna al centrosinistra.
Insomma, dopo tanti anni di battaglie e tentativi istituzionali di finanziare il trasferimento, Rfi ha deciso di spostare l’impianto elettrico in collina. Ma in via Piemonte rimarrà una vuota “cattedrale” destinata al degrado se non ci sarà l’intesa tra Rfi e l’amministrazione di San Benedetto. A meno che Rete Ferroviaria Italiana non abbia programmato una diversa destinazione.

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Al PalaRiviera si riaccende la fiamma tra Piunti e Celani. Spettacolo dell'Utes

Articolo Successivo

Un mare d'erba sulla "Ciclovia Adriatica", nel quartiere Sentina