Sruttura Hospice nel Piceno, continua missione di sensibilizzazione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continua la missione di sensibilizzazione del Comitato Pro Hospice di San Benedetto del Tronto al fine di sollecitare le istituzione pubbliche competenti alla realizzazione della struttura Hospice nel Piceno.

Dopo aver partecipato come ospiti alla trasmissione televisiva Pourparler di VeraTV proprio per far conoscere gli scopi di questo comitato ed incontrato, previo appuntamento, l’assessore alle politiche sociali del Comune di San Benedetto del Tronto, Carboni, nonché la dirigente del settore, Marconi e l’assessore alle pari opportunità Baiocchi, venerdì 3 marzo il presidente Elena Piunti, il Vice Presidente Antonio Cicchi e ad alcuni membri del comitato sono stati ricevuti dal direttore dell’Area Vasta Giulietta Capocasa, per conoscere la posizione e l’impegno della Regione, oltre che le tempistiche per l’attuazione di questo obiettivo di bene comune per ogni cittadino.

Alla presenza anche del consigliere regionale Fabio Urbinati, la Capocasa ha ascoltato con attenzione le motivazioni del comitato, confermando le serie intenzioni della Regione di allargare il servizio Hospice nell’Area Vasta 5 con l’integrazione di otto posti letto, che andranno a rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge per il servizio Hospice. Lei stessa ha presentato il suo progetto in Regione e ha confermato al comitato che si tratta di un obiettivo aziendale dell’Area Vasta 5 che entro l’anno 2017 realizzerà a beneficio dell’intera collettività ed in particolare della provincia di Ascoli Piceno.

Anche il consigliere Urbinati ha manifestato tutto il suo impegno alla realizzazione di questo progetto. Il comitato prende atto di questo concreto e importante progetto, forse il primo dopo tante battaglie, e continuerà a vigilare al fine di ottenere, nel più breve tempo possibile, la realizzazione della struttura Hospice nel pieno rispetto dei criteri previsti dalla legge, sia a livello logistico che organizzativo, all’interno di un ambiente adeguato e alla presenza di un’equipe di professionisti qualificati che possano fornire ai malati tutte le cure necessarie per accompagnarli serenamente fino ai loro ultimi giorni di vita.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Al via il progetto "Smonta il Bullo"

Articolo Successivo

Concerto estivo al porto, spunta il trio Paoli-Cammariere-Rea