Una stazione elettrica e il museo delle anatre: “Li vogliono alle Canarie, ma la Riviera no”

roberto capocasa, imprenditore

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’area di sosta e servizo per il rifornimento di automezzi, biciclette e motorini elettrici in via Torino a Porto d’Ascoli, con annesso un museo dedicato all’anatra e un laghetto con le ochette. Il progetto interessa al Comune di Alghero e alle isole Canarie, ma a San Benedetto non trova consenso. La proposta è stata commissionata dall’imprenditore Roberto Capocasa e redatta  dall’architetto Donatella D’Addazio.
“Gli uffici comunali – lamenta Capocasa – hanno paragonato il progetto di green energy ad una stazione di rifornimento di carburante. Insomma, sarebbe in concorrenza con i distributori di benzina e gasolio, perciò l’hanno respinto. E pensare che avevo previsto di realizzare un laghetto per le anatre, ad uso dei bambini che potevano vedere nascere le ochette. E anche un trenino con a bordo i pennuti per la gioia dei più piccoli. Il tutto corredato dal ‘Museo delle Anatre’, con 17mila pezzi di antiquariato raccolti per il mondo dedicati all’anatra: dai quadri alle miniature. Tutto a mie spese. La politica poteva intervenire, ma non è succeso nulla”.
L’elaborato è stato disegnato su un’area di proprietà di Capocasa, amministratore della Recfer Autodemolizioni e presidente nazionale  dell’Adq, Associazione Nazionale Demolitori di Qualità . “L’ho presentato per la prima volta nel 2014 – spiega l’imprenditore – all’epoca della giunta Gaspari. Non ottenne l’avallo del dirigente Polidori anche perché mancava l’autorizzazione della Società Autostrade, dato che l’appezzamento si trova in prossimità del rilevato dell’A 14. Ma ora la Società Autostrade ha rilasciato il parere favorevole e sono andato a parlare con il nuovo vice sindaco Andrea Assenti, il quale ha detto che gli piace, ma poi… chi l’ha visto più?”. La chiosa finale di Capocasa: “Il progetto interessa al Comune di Alghero e alle isole Canarie. Ma lo voglio realizzare a mie spese nella Riviera delle Palme. Ho avuto contatti con politici di Grottammare e Cupra Marittima: qui o là lo farò. E lo lascerò in eredità ai disabili”.

 

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