Velenosi: “A Natale bene il vino. Contrazione delle vendite tradizionali”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come operatrice del settore del comparto vinicolo, Angela Velenosi è molto soddisfatta. La nuova tendenza che sta prendendo piede nell’ultima metà del decennio sembra incontrare perfettamente quelle che erano aspettative solo annunciate dalla rinascita del settore enogastronomico, tra serate di chef stellati e programmi tv all’ultimo boccone. E nel fiorire dell’alimentare sia nel mercato interno sia ancor di più nell’export, a farla da padrone è senz’altro il vino di qualità Made in Italy.

“Un trend non solo Piceno” spiega Velenosi, che sottolinea come il Natale sia stato il momento di consacrazione di questo nuovo fenomeno. In particolare “il mondo del regalo natalizio sta andando verso il cadeau alimentare: un bene che sicuramente  verrà consumato, ed è solitamente molto gradito”.

Infatti, spiega la produttrice offidana si registra un netto “Aumento delle vendite in tendenza con gli ultimi quattro cinque anni”. Prima  si andava più sul whisky, oggi sul vino, meno costoso. E spesso senza un prezzo eccessivo si fa un regalo molto gradito, destinato ad essere comunque consumato.

Il Natale conferma il trend di crescita che a occhio e croce si aggira su un +10% per le vendite di vino, nonostante – spiega Velenosi – il Black fryday, “una nostra iniziativa che ha avuto successo spaventoso. Noi pensavamo di soffrire nel successivo periodo natalizio, perché i nostri clienti si erano già riforniti. E invece contro ogni nostro pronostico anche il Natale è andato benissimo”.

Se il vino ha fatto sorridere le case produttrici, gli esercenti dei negozi tradizionali hanno sofferto. Sempre Velenosi, in veste di Vicepresidente di Confesercenti per il Piceno e il vicino fermano, parla di “una crisi causata in primis dalle vendite online. Anche se sotto Natale si sono riaccese le vendite, la flessione è forte”.

Conclude l’imprenditrice “Il commercio online ha creato questa contrazione: il cliente può prendere, provare, dare indietro, una libertà che crea problemi agli esercizi tradizionali. Non è facile rilanciare la vendita al dettaglio, ci sono evoluzioni in alcuni settori. E ogni cosa messa in atto è utile ma relativamente efficace. I centri commerciali credo abbiano retto un po’ di più, erano pieni e avevano un’opportunità in più per vendere”.

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