“Costantino nel Cuore”, la presentazione del calendario degli eventi per i 25 anni della scomparsa di Rozzi

ASCOLI – Questa mattina, presso la sala ” De Carolis e Ferri” del palazzo dell’Arengo, si svolta un’emozionante – visto il tema – conferenza stampa su Costantino Rozzi e tutte le attività organizzate per ricordare il 25esimo anniversario della sua morte.

Tale momento ha visto la sinergia attiva delle componenti comunali, dell’Ascoli Calcio e della famiglia del Presidentissimo.

A rompere il ghiaccio ci ha pensato il sindaco Fioravanti che ha voluto omaggiarlo con queste parole:

“Costantino ci ha insegnato a far crescere Ascoli. È il momento per crescere. Rozzi rappresenta una testimonianza ed è la storia della nostra città. Ci portato ad abbattere dei club enormi nel calcio, questo ci dice che ogni territorio, seppur piccolo, può crescere se crede in sé stesso.Grazie alla sua forza e determinazione siamo riusciti a far conoscere Ascoli nel mondo. Adesso dobbiamo cercare di aprire Ascoli a tutti. Questa città è piena di talenti. Dobbiamo riuscire a  valorizzare le energie locali.Ringrazio la famiglia di Costantino che è sempre presente nei nostri confronti.Questo clima – rispetto al vivido ricordo di lui – deve essere da stimolo per tutti noi. Per me è emozionante ricordare il 25esimo anno dalla scomparsa di Rozzi. Questo deve essere il nostro modello per le nostre scelte future.”

Rozzi non era solo il Presidentissimo – ha ripreso l’assessore Stallone -, era una persona che aveva un indotto complessivo di 5.000 lavoratori. E’ stato il primo promotore dell’Università in Ascoli.
Aveva capito cosa sarebbe successo nel mondo del calcio attuale – l’assessore ha citato la sua presenza fissa al “Processo del Lunedi” – già negli anni settanta. Lui aveva capito per primo che l’Ascoli è degli ascolani.
Personalmente ho avuto il piacere di averlo come presidente, seppur per poco tempo. Ricordo che fu lui a darmi la notizia che ero stato convocato per le giovanili della Nazionale. Un presidente che aveva il tempo di dare una notizia del genere ad un 16enne ci restituisce la sua giusta dimensione. Forse userò una frase forte, credo, però, che sia staton il più grande ascolano dal dopo guerra in poi.”

Terminato il suo personalissimo ricordo, l’assessore ascolano ha voluto ringraziare tutte le persone che si sono messe all’opera per l’organizzazione dell’evento.

“Ringrazio l’Ascoli per la disponibilità – ha detto Stallone –  ed essersi adoperata.
Menziono che la struttura dell’evento, oltre al momento al Teatro Ventidio Basso, vedrà un trailer proiettato alla partita, la messa celebrata in Duomo da Mons. D’Ercole e la mostra, voluta dai suoi familiari, a Palazzo dei Capitani.”

“Rozzi – ha esordito così Giuliano Tosti – noi lo sentiamo vicino. Questo lo si percepisce quando si esce fuori. E’  Costantino che accende l’empatia verso di noi.
Quando è venuto a mancare è stato come aver perso un padre per Ascoli.
Dobbiamo occuparci della città. Dobbiamo prendere il suo temperamento e metterci addosso il suo vestito ascolano.
È stato un presidente che tutti i tifosi d’italia avrebbero voluto avere.”

Lui ha avuto entusiasmo fino alla fine – dice Fabrizio Rozzi -. E’ stata proprio questa sua particolarità a trascinarci tutti. Ricordo calorosamente, poi, la partecipazione alla messa celebrata in Duomo.”

“Sono felice – ha detto il vice sindaco, nonchè fondatore dell’ Associazione culturale “Ascoltiamo”, Gianni Silvestri della sinergia che si è venuta a creare per la realizzazione degli appuntamenti. Ricordo con piacere i tanti giocatori di spessore che arrivarono nell’Ascoli. Costantino era un uomo, anche, impegnato nel sociale e nella cultura. Sono davvero contento dell’organizzazione di questi eventi”.

Anche Antonella Rozzi ha voluto ricordare il padre e parlare di questi appuntamenti: “Ringrazio il Comune e l’Ascoli per essersi rese disponibili per la riuscita di questi momenti. Per tutti noi, parlare di papà, è un modo per metterci in contatto con lui. Tutti noi familiari iniziamo a sentire il Natale dopo il 18. Prima di quella data siamo focalizzati su di lui. Lui ha dato il cuore ad Ascoli ed agli ascolani. Mamma voleva che la sua tomba fosse sempre aperta. Questa scelta ci permette, quando lo andiamo a trovare, di ricevere spesso noi il conforto di chi si è recato lì. Noi lo sentiamo sempre vicino perchè la città lo onora sempre.”

“Abbiamo voluto – dice la nipote Lucia creare uno spazio per la memoria collettiva. E’ nata così l’idea della mostra aperta al pubblico. Abbiamo bisogno di tramandare esempi positivi. E’ bastato un po’ di entusiasmo per trasformare questa idea in realtà.Si percepisce, girando per la città, che non è stato dimenticato, anche dagli enti stessi. Abbiamo pensato di creare qualcosa noi come famiglia. Questo spazio sarà presente dal 19 dicembre fino al 6 gennaio nella sala dei Savi. Abbiamo messo a disposizione delle foto, degli oggetti, degli effetti personali e ci sarà, in aggiunta, un plastico dello stadio.”

In ultimo hanno preso la parola i due moderatori dell’evento che si svolgerà al “Ventidio Basso”.

Speriamo – dice Bruno Ferretti sia una bella serata. Costantino è un simbolo di Ascoli.  Sarà l’occasione per lasciar spazio alla nostalgia ed il ricordo. Si ripercorrerà l’epopea di Rozzi. Abbiamo invitato tanti ex giocatori. Ci sarà, in aggiunta, anche una buona rappresentanza dell’Ascoli attuale. Sarà l’occasione per consegnare l’ambito premio, giunto alla sua quinta edizione, e stupirvi con qualche sorpresa. Rozzi è stato un imprenditore illuminato che aveva un grande amore per Ascoli. Per me è ingiusto parlare di ricordo. Lui c’è sempre allo stadio nei bandieroni e nei cori, per me, si tratta di un doveroso omaggio a lui”.

“Sono onorato  – aggiunge Sandro Avigliano di essere qui. Costantino è un mito. E’ stato un marito, padre e nonno esemplare. Per come la vedo io ha creato un sentimento nuovo in tutti noi. Io vivo la settimana condizionato dal risultato dell’Ascoli.” Studiate per la serata. Abbiamo – ha chiosato Avigliano organizzato un quiz per la serata al teatro!”

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