Di Mascio fa il punto della situazione: “Il “chi paga gioca” è finito, squadre per lo più composte da giovani ascolani.”

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Ieri nella sede di Corso Vittorio Emanuele abbiamo avuto il piacere di incontrare il Responsabile del Settore Giovanile Cetteo Di Mascio, che ha voluto fare il punto dei campionati appena iniziati e delle mosse che l’intera società sta attuando per rilanciare il vivaio bianconero, da cui la prima squadra potrà attingere valevoli alternative, senza negare che il lavoro da fare è ancora tanto.

Direttore, come valuta le ultime prestazioni delle squadre giovanili?

“La Berretti ha fatto una buona gara anche se pretendevamo qualcosa in più. Abbiamo giocato con la seconda squadra del Pescara ma abbiamo avuto il problema del terreno. Dopo 12 anni il settore giovanile si ritrova a giocare su superfici diverse rispetto a quelle in cui si allenava. Il comunale di Castel di Lama è molto morbido, mentre il campo di “Piattoni” è velocissimo. Per quanto riguarda i Giovanissimi abbiamo dovuto ricostruire l’intera squadra con 20 nuovi elementi. Quest’anno arriverà sicuramente nelle ultime posizioni, ma è la squadra più ricca di talenti. Abbiamo veri maestri ad allenare e se riusciremo a salire in Serie B e costituire la Primavera, la metà dei Giovanissimi la ritroveremo lì. Non contano i risultati ma la crescita dei singoli.”

La Berretti predispone di giocatori che potrebbero far comodo alla prima squadra di Petrone?

“Sicuramente sì, ci sono alcuni giocatori che potranno servire alla prima squadra, basti pensare che si allenano con il gruppo di Petrone già D’Egidio, Orsolini, Quaranta e a volte Migliaccio e Paolini. Devo comunque dire, per correttezza, che parecchi ragazzi sono stati lanciati dalla vecchia gestione che in questo senso ha fatto un buon lavoro.”

Come sono trascorsi gli ultimi mesi sotto la sua guida?

“Quando sono arrivato dissi che per fine ottobre saremmo stati pronti dal punto di vista organizzativo e vi confermo che entro 3-4 settimane saremo pronti sotto questo aspetto. Si sono riavvicinate tante persone alla nuova società e molti di loro a titolo gratuito stanno collaborando. Ora bisogna iniziare a lavorare sulla parte prettamente tattica e ci sarà da lavorare tantissimo. Mi auguro che grazie alla collaborazione con le società locali e non, riusciremo ad allargarci e ad avere più ragazzi di prospettiva. Da quest’anno avremo anche la possibilità di partecipare al campionato regionale con i Giovanissimi e sarà un ulteriore strumento di crescita.”

Sfatiamo il mito che chi gioca nel settore giovanile bianconero paga o ha spinte dall’interno…

“Certamente, qui chi merita gioca. Non penso che al presidente Bellini siano necessari i soldi dei genitori per allestire la squadra, facciamo costantemente dei provini e testiamo tutti i giocatori. Abbiamo diminuito, se non del tutto eliminato, il problema dei tanti ragazzi che vengono da fuori per giocare nell’Ascoli. Non ho avuto tempo per verificare tutti i ragazzi ma vi assicuro che siamo intorno al 10 per cento di ragazzi provenienti da fuori Ascoli. Faremo i provini da fine ottobre fino a Natale per poi proseguire da febbraio al termine della stagione. Lo scouting sarà fondamentale per la crescita dell’intero settore giovanile.”

Il suo rapporto con le famiglie di tutti questi giovani calciatori?

“Il rapporto è piuttosto buono, ma ci sono delle situazioni che bisogna evitare. Sarebbe necessario acculturare alcuni genitori che con la loro ingerenza tentano di rovinare il rapporto e il lavoro che la società fa costantemente con questi ragazzi dal punto di vista psicologico ed emotivo oltre che tecnico. Nonostante il mio rapporto cordiale, disponibile e da padre di famiglia con tutti loro, mi arrivano troppo spesso telefonate in cui mi viene chiesto perché il proprio figlio non gioca. Bisogna avere fiducia nelle persone che guidano questi ragazzi durante l’anno, altrimenti nessuno li obbliga a stare nell’ Ascoli.”

Cosa ne pensa, invece, del lavoro che sta facendo il mister Mario Petrone con la prima squadra e come è il rapporto fra voi due?

“Abbiamo un ottimo rapporto, siamo spesso in contatto e per questo posso dire che è un uomo che capisce di calcio. Bisogna avere pazienza e dare fiducia. La piazza a volte è troppo esigente e questo rischia di distruggere tutto il lavoro fatto. Sono sicuro che disputerà un’ottima stagione e nel più breve tempo possibile riuscirà a riportare l’Ascoli nelle categorie superiori.”

Raffaele Casola

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