Emergenza coronavirus, Urbinati: «La gestione Piunti? Un fallimento»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTOEmergenza coronavirus. Duro affondo del capogruppo regionale di Italia Viva, Fabio Urbinati, nei confronti del primo cittadino di San Benedetto del Tronto e della sua Giunta.

Nel mirino dell’esponente renziano le modalità di gestione dell’emergenza coronavirus sul territorio. «Ormai è sotto gli occhi di tutti – afferma Urbinati – il fallimento gestionale della crisi Covid-19 da parte dell’amministrazione comunale. In particolare, del sindaco Piunti. E non sono l’unico a sottolinearlo. In città si sono levate voci anche molto più autorevoli della mia che lo hanno inchiodato per la sua inettitudine. L’amministrazione sambenedettese, caso unico del territorio, non è stata capace di mettere in campo una sola azione concreta con iniziative e risorse proprie. E dove ha dovuto gestire fondi di altri ha fallito clamorosamente».

Il mancato confronto con le minoranze. «Da settimane i partiti e le forze di minoranza si prodigano, con senso di responsabilità e spirito costruttivo, a proporre soluzioni per alleviare le difficoltà di migliaia di cittadini. Per sostenere le tante imprese terribilmente in sofferenza. Il sindaco Piunti, invece, è stato solo capace di fare interviste e posti di blocco nel deserto della nostra città».

«I nostri operatori – insiste Urbinati – sono alle prese con l’incognita della prossima stagione estiva e della cosiddetta “fase 2”. Invece il primo cittadino di San Benedetto del Tronto vuole mantenere i parcheggi a pagamento in zona turistica e lasciare la tassa di soggiorno a chi non sa quando potrà riaprire la propria struttura ricettiva.

Le tasse. Aspro il giudizio anche riguardo le decisioni assunte in merito alle scadenze tributarie. «Anziché portare tutte le tasse comunali e le imposte come minimo alla fine dell’estate o all’autunno – commenta Urbinati – Piunti ha scelto di spostare la tassa rifiuti da aprile a giugno. Proprio in un periodo in cui, come mi auguro, le attività produttive saranno appena ripartite. E lo ha fatto solo perché previsto dal decreto Cura Italia. A differenza degli altri comuni limitrofi, la giunta sambenedettese non ha impiegato nessuna risorsa comunale per sostenere la liquidità nel nostro tessuto produttivo. Anzi, nonostante il decreto “Salva Italia” e la Regione Marche “abbiano concesso spazi finanziari importanti sulla parte corrente del bilancio comunale il sindaco addirittura piange e batte cassa allo Stato lamentando meno incassi per il comune».

L’invito. «Caro sindaco, in questo periodo a non incassare, in città, sono migliaia di famiglie e imprese a cui lei non sta dando risposte adeguate. Ne riparleremo passata l’emergenza coronavirus. Cioè quando dovrà dare conto alla città tutta della sua fallimentare gestione. Si muova finché è in tempo. Faccia qualcosa di concreto, in maniera giusta ed equa. A regolare il traffico ci pensa già, e bene, la nostra polizia locale».

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