I candidati Sindaco discutono del futuro del commercio in città

ASCOLI – Wap, Cna e Confcommercio hanno incontrato i candidati sindaci in un’assemblea  aperta alle imprese sul futuro del commercio cittadino.

Per Piero Celani (centrodestra) « Bisogna riportare i servizi all’interno del centro storico. Il commercio vive di chi viene a fare attività nel centro, altrimenti il centro si spopola ancora. Sui parcheggi, occorre rivedere il piano economico e poi esaminare perché c’è il contenzioso e su questo possiamo modificare il piano di traffico urbano» dice Celani « La sfida è sull’accoglienza turistica e rendere attrattivo tutto il territorio, lavorando perché il turista possa essere trattenuto e intrattenuto» mentre per Massimo Tamburri (M5s) « Bisogna riattivare i centri di quartiere che avranno un impatto importante su tutto il tessuto cittadino. Bisogna rafforzare il marchio città con una serie di servizi anche in un discorso di vallata. L’esempio da prendere è Matera, che è diventata capitale europea della cultura».

Per Pietro Frenquellucci  (centrosinistra)« Serve un rapporto stretto tra commercio e amministrazione per capire quali sono le prospettive realistiche di queste tematiche. Non si può pensare solo al commercio di alto livello e bisogna controllare quali sono i vincoli sul rapporto con la Saba che hanno portato a non avere soluzioni valide». « Bisogna aiutare chi c’è adesso e il centro commerciale naturale può essere importante. Il Comune deve essere da garante ai commercianti e servono sgravi fiscali per chi vuole vivere in centro e per chi vuole aprire un’attività. Bisogna sfruttare anche il turismo religioso e il culto di S.Emidio» dice Alberto Di Mattia (Fuori dal Tunnel). Per Emidio Nardini (Ascolto & partecipazione) « I commercianti devono interagire giuridicamente riconosciuti con un patto di collaborazione. Serve turismo integrato con il mare e i Sibillini e la città deve avere la mobilità giusta con i giusti servizi».

Per Marco Fioravanti (centrodestra) « Si deve partire dal livellamento con i prezzi dei parcheggi dei comuni limitrofi, altrimenti si può aprire la revoca e acquisire la proprietà dei parcheggi. Prendiamo esempio da L’Aquila dove si sono dati incentivi alle nuove aperture e a quelle già aperte dei fondi per rilanciarle attraverso bandi pubblici». Infine Giorgio Ferretti (Casapound) sottolinea che  « La convenzione con la Saba è devastante per tutti e non prevede rischio d’impresa. Sono stati svenduti gioielli di famiglia e con quelle somme si potevano riacquistare i parcheggi».

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