I consigli dei Carabinieri per identificare i soldi falsi

ASCOLI – Per prevenire e reprimere i reati concernenti la contraffazione e la falsificazione di banconote, nell’Arma dei Carabinieri opera da anni il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria.

Le sette banconote in euro sono caratterizzate da molteplici elementi di sicurezza. Per riconoscere immediatamente la loro genuinità è consigliabile attenersi a quattro regole base: toccare, guardare, muovere, controllare. E’ importante verificare tutte le caratteristiche di sicurezza confrontando, eventualmente, la banconota sospetta con un’altra di pari valore e sicuramente genuina.

Toccare la carta: la stampa calcografica (particolare tipo di stampa a rilievo) è presente in diverse aree delle banconote genuine (acronimo della Banca centrale europea nelle cinque lingue ufficiali della Comunità Europea, cifre indicanti il valore nominale delle banconote e motivi architettonici delle finestre e dei portali) ed è facilmente percepibile al tatto grazie al suo caratteristico effetto di rilievo.

Tenere la banconota controluce: tenendo la banconota controluce è possibile vedere: registro recto-verso, filigrana, filo di sicurezza microscritto.

Muovere la banconota: sul fronte della banconota è presente una striscia olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente il simbolo dell’euro (€) in colori brillanti o il valore nominale (5, 10, 20). Sul retro della banconota è presente una striscia iridescente. Muovendo il biglietto, la striscia brilla per effetto della luce. Per i tagli grandi (50, 100, 200, 500), sul fronte della banconota è presente una placchetta olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente le cifre indicanti il valore nominale, il motivo architettonico riprodotto sul biglietto o il simbolo dell’euro (€) mentre sul retro della banconota è stato utilizzato un inchiostro otticamente variabile.

Controllare: proprietà verificabili alla luce ultravioletta (lampada di Wood): non fluorescenza della carta e presenza delle fibrille luminescenti (pagliuzze colorate inserite casualmente nell’impasto della carta ed aventi colorazione rossa, blu e verde) nelle banconote false.

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