I mastelli, pomo della discordia: aspro confronto tra il dottor Narcisi e l’assessore Traini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “E’ inammissibile che una sorgente inquinante si possa riportare in casa dopo essere stata esposta anche ai corpi estranei del marciapiede: i mastelli si prestano a segnalazioni agli organi competenti”. Il dottor Mario Narcisi contesta l’introduzione della raccolta porta a porta spinta nel quartiere Marina Centro. E lo fa rivolgendosi all’assessore all’ambiente Andrea Traini durante l’assemblea pubblica del quartiere (leggi altri argomenti discussi QUI e QUI).
“Nel quartiere – il sunto delle dichiarazioni del dottor Narcisi – ci sono appartamenti piccoli che non hanno spazio per tenere i bidoncini: li laviamo nel lavandino della cucina? Non è igienico riportarli in casa”.
L’assessore Traini risponde con determinazione: “Il porta a porta spinto è il punto di arrivo perché ci consente di eliminare i cassonetti stradali e mantenere alta la percentuale della differenziata, per rispettare la legge. Entro il 2018 tutta San Benedetto sarà ‘mastellizzata’”. La platea rumoreggia.
Traini: “Sui mastelli c’è un progetto  e un investimento: dobbiamo portare a termine questo percorso, poi si potrà provvedere con qualche modifica. Come sono state cambiate le gabbianelle si potranno cambiare i mastelli”.
Il dottor Narcisi non demorde. E riparte da quanto detto da Traini sugli obblighi di legge per raggiungere una percentuale minima di differenziata ed evitare di cadere in infrazione: “Sarete voi ad essere sanzionati insistendo con i mastelli. Non si può lasciare il bidoncino sul marciapiede alla mercè di tutti, lordato da escrementi umani  ed animali. Nel quartiere Marina Centro già si soffre per la movida, non fateci soffrire di più”.
Il dibattito si fa aspro e teso. Alla fine dell’assemblea la discussione tra i due prosegue e si conclude nel parterre, ma con toni decisamente concilianti.

 

 

 

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