24 sindaci della provincia scrivono ai Parlamentari: “Una deroga per gli spostamenti fuori regione”

«Abbiamo sottoposto all’attenzione dei parlamentari del nostro territorio – Giorgio Fede, Rachele Silvestri, Giorgia Latini e  Roberto Cataldi – un documento condiviso da 23 sindaci dei Comuni della provincia di Ascoli per chiedere di sollecitare il Governo affinché conceda una deroga che consenta di effettuare spostamenti in una regione differente rispetto a quella in cui si risiede».

Il documento è stato sottoscritto dai sindaci Marco Fioravanti (Ascoli ), Armando Falcioni (Maltignano), Pasqualino Piunti (San Benedetto), Pierpaolo Rosetti (Acquaviva), Aleandro Petrucci (Arquata ), Gianfilippo Michetti (Carassai), Fabio Polini (Castignano), Graziano Fanesi (Castorano), Alessio Piersimoni (Cupra Marittima), Matteo Terrani (Folignano), Augusto Curti (Force), Enrico Piergallini (Grottammare), Massimo Narcisi (Monsampolo), Daniel Matricardi (Montalto ), Lucio Porrà (Montefiore), Sergio Fabiani (Montegallo), Francesca Grilli (Montemonaco), Sergio Loggi (Monteprandone)  Luigi Massa (Offida), Giuseppe Amici (Palmiano), Alessandro Lucciarini De Vincenzi (Ripatransone), Francesco Leoni (Roccafluvione), Alessandro Luciani (Spinetoli) e Fabio Salvi (Venarotta).

«Con questo documento diamo ulteriore forza all’iniziativa messa in campo dal sindaco di Maltignano Armando Falcioni, che sul tema aveva già sollecitato l’Anci Marche» ha aggiunto Fioravanti. «Riteniamo infatti che per i Comuni della provincia di Ascoli sia necessaria una deroga al Dpcm del 26 aprile che non consente la possibilità di effettuare spostamenti in una regione differente rispetto a quella in cui si risiede se non per comprovate esigenze di lavoro, salute, assoluta urgenza o per fare rientro presso la propria abitazione. Se da un lato la norma può essere condivisibile nell’ottica di un contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale, dall’altro è evidente come sia necessaria una deroga per quei Comuni che – seppur appartenenti a una diversa regione – sono tra loro confinanti e strettamente legati dal punto di vista storico, sociale ed economico. È proprio in questi territori limitrofi che molti cittadini, pur condividendo rapporti con familiari e parenti, non possono incontrare i loro congiunti»

«È proprio in questi territori limitrofi che molti cittadini, pur possedendo seconde case, non possono recarvisi. Cittadini che non possono e non devono ora essere trattati con disparità. È evidente a tutti il paradosso di consentire ai cittadini della provincia di Ascoli  di poter percorrere oltre 200 chilometri per raggiungere il Nord delle Marche ma non permettere agli stessi cittadini di effettuare spostamenti di 10 o 20 chilometri per raggiungere i limitrofi territori appartenenti ad altre regioni e nei quali si trovano parenti e familiari» dicono i sindaci

«Pur condividendo dunque la necessità di tutelare la salute di tutti i cittadini, crediamo sia necessario predisporre una deroga per quei territori che – per posizione geografica – si trovano in aree di confine: in questo modo si permetterebbe uno spostamento anche tra Comuni appartenenti a regioni differenti, magari circoscrivendo e limitando lo spostamento stesso a un prestabilito raggio di azione. Per  queste ragioni chiediamo ai parlamentari del nostro territorio che si facciano portavoce presso gli organi competenti di tali esigenze, affinché si possa tempestivamente porre rimedio a una situazione paradossale» concludono.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Spaccio di cocaina: arrestati due ventenni

Articolo Successivo

Coronavirus, sabato senza contagi nel Piceno. 2305 guariti nelle Marche