Il PD su Valle Castellana: “La destra non resti indifferente, sostenga il suo ingresso nelle Marche”

ASCOLI –  “Siamo fortemente convinti che debbano essere messe in atto tutte le azioni affinché possa svolgersi con esito positivo, il referendum sul passaggio di Valle Castellana nelle Marche”. Così il gruppo Pd in Consiglio Comunale.

“L’iniziativa dei vallecastellanesi, se condivisa con entusiasmo dal lato ascolano, potrebbe aprire nuove
prospettive per altre zone confinanti dell’Abruzzo, e sempre orientate verso il capoluogo piceno, come
quella della Val Vibrata, portatrice di ben altri numeri sia dal punto di vista economico che da quello dei
residenti. Si tratta però di avere la capacità di guardare avanti, di saper elaborare una strategia, di saper
colloquiare con le controparti. Il silenzio dell’amministrazione Fioravanti nei confronti delle aspirazioni di
Valle Castellana non è un buon biglietto da visita per il futuro.La mancanza di una delega al ruolo di Ascoli come comune guida di un territorio ampio e articolato era già sintomo di una rinuncia clamorosa a svolgere questa funzione nei prossimi cinque anni in cui la destra cittadina guiderà l’Arengo. Il fatto che di fronte al referendum che potrebbe ufficializzare la richiesta di passare ad Ascoli da parte del comune di Valle Castellana, ci sia un silenzio imbarazzante dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Fioravanti supera, però, ogni più preoccupante previsione” dicono i democratici.

“Una mancanza di visione complessiva dello sviluppo del territorio, che non può più guardare al nord
fermano per i motivi storici e politici che tutti conoscono, fa sì che all’iniziativa del piccolo comune
abruzzese, da sempre orientato verso la nostra città, la risposta sia stata un rumoroso silenzio. Niente,
nemmeno una riflessione, neanche da parte dell’assessore con delega al Cotuge, Massimiliano Brugni, che
– come qualcuno ha sottolineato dimostrando un’inadeguatezza di fondo ad analizzare la vera portata
dell’iniziativa abruzzese – potrebbe vedere ancora più complessa la gestione del consorzio dei Monti
Gemelli. Non può essere certo questa la ragione dell’assenza della risposta ascolana all’appello che viene
dal comune vicino che dimostra un desiderio e una spinta forti e anche controtendenza rispetto alle
defezioni registrate nel tempo nel nord delle Marche.Altrettanto inconsistente, sia dal punto di vista politico che amministrativo, è l’eccezione che vorrebbe fare qualcuno legata all’esiguo numero di residenti e alla importante vastità del territorio che il comune di Valle Castellana porterebbe in dote all’Ascolano. A pochi metri da noi c’è una comunità che chiede e cerca nuove prospettive, nuovi rapporti, il riconoscimento di legami umani, economici e ambientali indiscutibili. E a palazzo Arengo la risposta è il silenzio” proseguono i democratici.

“Dall’amministrazione ascolana nemmeno un segnale, un commento, una riflessione politica: dica il sindaco
Fioravanti se, dopo 20 anni di amministrazione di centrodestra, la nostra città è in grado di accogliere un
vicino; dica Fioravanti se nei suoi progetti di sviluppo e di ripresa, con le multinazionali che dovrebbero
venire ad investire in città, c’è anche la possibilità di aprire le porte del futuro ai cittadini di Valle Castellana;
dica il sindaco Fioravanti se nella sua visione di sviluppo del turismo uno straordinario patrimonio
ambientale e naturalistico come quello del comune vicino è così inutile e, in prospettiva, indifferente.” concludono Ameli e Procaccini.

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