L’acqua dalle sorgenti al rubinetti, ad Ascoli il 21% si disperde

ASCOLI PICENO – La siccità di questi giorni ha portato alla luce il problema della dispersione nell’ambito delle reti di distribuzione comunali dell’acqua, bene sempre più prezioso e indispensabile per tutti.

Nel complesso il volume di perdite idriche totali nelle reti dei comuni capoluogo di provincia, ottenuto sottraendo i volumi erogati autorizzati ai volumi immessi in rete, ammonta nel 2015 a 1,01 miliardi di metri cubi, corrispondenti a una dispersione giornaliera di 2,8 milioni di metri cubi di acqua per uso potabile.

Qual è la situazione di Ascoli? Secondo i dati dell’Infodata del Sole24Ore non è drammatica come a Frosinone, Campobasso, Potenza dove la dispersione di acqua potabile raggiunge il anche il 70%. Nel capoluogo Piceno si registra una perdita del 21,60% dell’acqua che dalle sorgenti arriva ai rubinetti di casa. Ascoli non si piazza malissimo, sotto la metà della graduatoria. Chiaramente anche questo è un dato da non sottovalutare, che richiede interventi mirati per evitare qualsiasi spreco dell’oro blu. In cima classifica nazionale come migliore comune che non scialacqua, è proprio il caso di dirlo il prezioso liquido, la città di Macerata con una perdita solo del 6%.

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