L’esercito degli scrutatori, una mozione della minoranza per favorire studenti e disoccupati

I capigruppo di minoranza a San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La minoranza nel Consiglio comunale di San Benedetto contesta la modalità discrezionale con cui vengono scelti gli scrutatori ai seggi elettorali. “Con le regole non scritte capita che ci sia chi per 10 anni consecutivi abbia fatto lo scrutatore, mentre studenti inoccupati o disoccupati restino a casa”, tuonano i consiglieri d’opposizione. Il meccanismo di selezione va avanti da tempo immemore. Addirittura durante l’amministrazione di centrosinistra a firma Giovanni Gaspari, prepararono una mozione per regolamentare la materia il verde Andrea Marinucci e il pentastellato Giovanni Marucci “ma la maggioranza dell’epoca trovò il modo per fargliela ritirare”, assicurano i consiglieri di minoranza.
L’attuale opposizione torna alla carica e ha pronta una  mozione da discutere in Consiglio per chiedere, tra l’altro, la turnazione degli scrutatori: figure da individuare tra disoccupati e inoccupati. Tutto dovrà essere fatto nella massima trasparenza, chiarezza e semplicità, a cominciare dalla divulgazione della scadenza delle domande di iscrizione alle liste degli scrutatori.
Chi ha aderito alla mozione promossa da Andrea Sanguigni di Ripartiamo da Zero? Alcuni  firmatari li vediamo nella foto a corredo dell’articolo. Da sinistra: Domenico Pellei (Udc), Marco Curzi (Rinnovamento e Progresso), Andrea Sanguigni (Ripartiamo da Zero), Tonino Capriotti (Pd), Giorgio De Vecchis (Ripartiamo da Zero). Gli altri firmatari: Flavia Mandrelli (LeU), Maria Rita Morganti e Antimo Di Francesco (Pd). Non hanno firmato Pasqualino Marzonetti (gruppo misto) e i dissidenti di maggioranza Valerio Pignotti e Bruno Gabrielli (FI).
“Gli iscritti all’albo degli scrutatori – spiega Sanguigni – sono 3mila e 500. Tra questi ce n’è uno che è stato chiamato per 10 anni di fila, tre soggetti nove volte, 10 persone otto volte, 26 sette volte, 22 persone sei volte, 45 soggetti cinque volte”. Quanti sono gli scrutatori? “In totale 174, di cui 99 scelti dalla maggioranza, 48 dalla minoranza, 17 dal sindaco e 10 da Ripartiamo da Zero”. A questi vanno aggiunti 43 presidenti di seggio e 43 segretari. Il totale complessivo degli scrutatori nelle sezioni elettorali, il prossimo 4 marzo, sarà di 260 unità.
“Con questo regolamento – dice ancora Sanguigni – si tende ad evitare che ci siano cittadini di serie A, in grado di raccomandarsi al consigliere di turno, e cittadini di serie B, che rimangono sistematicamente tagliati fuori dalla possibilità di effettuare lo scrutatore nonostante lo stato sociale sia lo stesso. In questo modo, chiunque andrà a svolgere lo scrutatore non si dovrà più sentire un raccomandato, di conseguenza non saremo noi consiglieri a dover giudicare chi ha più necessità di un altro o chi è più o meno occupato o inoccupato”.
Per Domenico Pellei dovranno essere favoriti i giovani: “Può essere un’occasione per i ragazzi per prendere consapevolezza della democrazia con cui si vota e delle regole da rispettare”.
Sanguigni ci riprova. Già lo scorso aprile aveva portato in discussione nella commissione affari generali la proposta di un regolamento. Il dirigente Pietro D’Angeli spiegò che la scelta degli scrutatori “debba essere libera e non vincolata da un eventuale regolamento”, mentre il vicesindaco Andrea Assenti e il consigliere Gianni Balloni asserirono che il regolamento avrebbe complicato maggiormente le procedure, spingendo le persone a non presentare domanda. La proposta si risolse con un nulla di fatto. Ma adesso la mozione c’è.

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