"No alle intese con il centrodestra", Flavia Mandrelli in dissenso con il Psi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo in maniera integrale un comunicato stampa di Flavia Mandrelli, capogruppo in Consiglio di Uniti per San Benedetto. Mandrelli replica alle dichiarazioni rese ieri (mercoledì 4 gennaio) dal segretario Psi Umberto Pasquali e dal “figliol prodigo” Marco Curzi, nel corso di una conferenza stampa.
Uniti per San Benedetto è nata con il chiaro intento di unire. Unire nell’impegno politico, sociale, culturale tutti coloro (siano essi riuniti in partiti o associazioni o semplicemente cittadini, donne e uomini di qualunque età, di qualunque ceto sociale, di qualunque provenienza) che sentono come doveroso e “nobile” il partecipare in prima persona alla vita delle istituzioni per comprendere, orientare, gestire al meglio tutto ciò che è “res publica” .
Questo impegno richiede entusiasmo, studio, capacità di ascolto, conoscenza delle regole, onestà intellettuale, chiarezza, lungimiranza, equilibrio. Richiede anche la necessità del confronto, la mediazione, la sintesi di posizioni diverse purché provenienti da visioni del mondo simili. Richiede obiettivi comuni quali la necessità di una attenzione costante all’equità sociale, la lotta contro il degrado ambientale e culturale, un’idea chiara di cosa si intenda con le parole “trasparenza” e “competenza” nelle scelte amministrative che hanno ripercussioni sulla vita di ognuno di noi. La scelta di avere come compagni di strada tutti coloro che si riconoscono in questo percorso è quindi logica e coerente. Logica e coerenza che ci hanno portato a condividere un progetto elettorale e a sostenere un candidato sindaco con altre forze politiche di centrosinistra, prima fra tutti il Pd.
Io ritengo che questo percorso comune non debba interrompersi. Io credo che sia necessario il rispetto reciproco, il riconoscimento dei ruoli e delle competenze, una maggiore dialettica. Ma sono profondamente convinta che in comune con le altre componenti del centrosinistra, ci sia qualcosa di molto più importante dei piccoli litigi o degli egoismi personali. Io credo ci sia l’idea di una società più equa, rispettosa dei diritti di tutti, una società aperta al confronto. Una società davvero aperta.
Come rappresentante della lista Uniti per San Benedetto nel Consiglio comunale questa è la mia posizione: unire e continuare ad unire chi si riconosce nei valori della conoscenza, del buon agire, dell’equità sociale, del riconoscimento dei diritti e dei bisogni. La città di San Benedetto è oggi amministrata dalla coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni. Si tratta di una coalizione di partiti, liste civiche e uomini e donne che, nella maggior parte dei suoi esponenti, ha una visione del mondo e degli equilibri sociali diversa dalla nostra.
Quindi: “maiora premunt!“.
Gentile Signora, da quando lei è stata eletta al consiglio Comunale, non ha mai chiesto ai candidati della sua stessa lista quale strada intraprendere, lei parla di unire ma sembrerebbe il contrario se è un battitole libero, non sembre che lei voglia unire, perchè per unire bisogna confrontarsi, lei invece fa e sdifa come più crede, dove sta il contronto con chi le ha permesso di essere eletta, chi rappresente in Consiglio Comunale, quali idee e progetti condivide con chi è stata al suo fianco nelle elezioni. Lei in un anno, non ha mai chiamato i rappresentanti della sua lista per confrontarsi, lei è come tutti gli altri politici, una volta eletta se ne frega dei cittadini, le pensa di essere arrivata, perchè eletta.