Operazione “Gran Shanghai”, sequestrati 14mila articoli non sicuri

SAN BENEDETTO – Dopo le centinaia di migliaia di articoli sequestrati nel corso dell’estate, le Fiamme Gialle hanno concluso altri due interventi, sequestrando 14.700 articoli, denunciando un imprenditore per il reato previsto dall’art. 517 “Vendita di prodotti industriali con segni mendaci” del Codice penale e contestando violazioni amministrative fino a 26.000 euro nei confronti di altro esercente.

Alquanto singolare la natura di un lotto dei 600 articoli individuati dai militari della Compagnia di San Benedetto del Tronto nel corso delle attività di controllo economico del territorio, prelevati dagli scaffali di un esercizio commerciale del posto, gestito da un cinese 52enne residente a Tortoreto e sottoposti a sequestro penale.

Come vantato dalle loro etichette, i gomitoli di filato promettevano, infatti, un sicuro “caldo” già dal carattere “cubitale” della scritta “LANA ACRILI”, venduti, quindi, sotto una parvenza ingannevole di gomitoli di lana, smascherata, però, da un’ulteriore etichetta, apposta sul retro delle confezioni, recante, in caratteri molto piccoli, la scritta “100% acrilico” e non, contenendo, quindi, alcuna presenza della lana. Un “caldo apparente” che, come detto, ha comportato il deferimento dell’imprenditore all’Autorità Giudiziaria.

L’altro sequestro è stato invece operato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Ascoli  intervenute all’interno di un noto esercizio commerciale ubicato nei pressi della zona industriale di Ascoli Piceno, anch’esso gestito da un cittadino dell’etnia cinese di 35 anni.

Dopo un’accurata analisi, sono stati individuati 14.100 articoli con caratteristiche tali da non rispettare le prescrizioni imposte dalla citata normativa (indicazione visibile e leggibile della denominazione legale o merceologica del prodotto, del produttore o importatore, del Paese di origine, dell’eventuale presenza di allergeni e così via), procedendosi al relativo sequestro e alla contestazione di una sanzione amministrativa arrivata, nel massimo, a circa 26.000 euro.

Gli articoli sequestrati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno con i due interventi in rassegna, del valore complessivo di 46.000 euro, vanno a consolidare i particolari piani d’intervento finalizzati alla tutela del “Made in Italy” e della conformità dei prodotti.

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