Sanità, Italia Viva: «Urge analisi costi-benefici su reparti e posti letto»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Italia Viva fa il punto sulla questione sanità. Nei giorni in cui il piano sanitario torna protagonista dei dibattiti, i renziani chiedono un’analisi costi-benefici del futuro ospedale.

«Una questione che tutti noi riteniamo prioritaria – fa sapere il gruppo provinciale di Italia Viva – come sono anche prioritari i problemi sui quali ci si è confrontati. Un dibattito reso possibile dalla ricostruzione del capogruppo in regione Fabio Urbinati.

Discutere di programmazione sanitaria richiede serietà, capacità di ascolto e predisposizione al cambiamento. In un mondo globalizzato, dove la tecnologia e la scienza si evolvono ad un ritmo frenetico, abbiamo il dovere di permettere al personale sanitario di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Il servizio finale deve essere efficiente e al passo con i tempi.

Proprio per questi motivi prendiamo in considerazione la programmazione di un nuovo nosocomio in provincia di Ascoli Piceno. Un nuovo ospedale che concentri tutte le specialistiche attualmente distribuite tra il Madonna del soccorso e il Mazzoni. Vale la pena ricordare che le specialistiche attualmente attive in Area Vasta 5 sono ben superiori a quelle previste per un nosocomio di primo livello con delle punte di grande eccellenza.

Non vogliamo limitare la discussione sul tema ad una mera localizzazione più o meno vicina alle due città più grandi del territorio. Apprezziamo  le modifiche apportate al nuovo piano sanitario regionale. Soprattutto nella parte in cui viene introdotta la necessità di realizzare un’attenta analisi costi-benefici che indichi con chiarezza i dati relativi a specialistiche, posti letto e soprattutto il futuro delle rimanenti strutture degli ospedali già esistenti. Un’analisi necessaria per qualsiasi localizzazione o ristrutturazione delle costruzioni già esistenti. Quindi riteniamo sbagliato da parte della giunta regionale produrre atti senza il supporto di numeri chiari.

Inoltre ci convince molto il riferimento alla delibera 523/2018. Esso prende spunto dall’ospedale Santa Croce di Fano per riequilibrare gli investimenti tra il Nord e il Sud delle Marche. Tutto questo tenendo presente che, in base al decreto Balduzzi, alla provincia di Ascoli Piceno spetta un’altra struttura oltre a quella di primo livello».

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