Scuole paritarie, Latini (Lega): “Dal Governo una vergognosa elemosina”

“Il Governo umilia le scuole paritarie e con loro le 900mila famiglie che vi mandano i propri figli e i 180mila lavoratori che vi prestano servizio. La maggioranza Pd – 5 Stelle – Leu – Italia Viva è riuscita, infatti, nell’impresa di destinare l’elemosina di 8.368 euro a scuola, poco più di 40 euro ad alunno”. Lo dice  l’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.

E’ quanto si apprende dall’ultima bozza del Decreto Rilancio ormai prossimo alla firma del Presidente della Repubblica e alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che prevede uno stanziamento di soli 40 milioni di euro per le scuole paritarie.

“Il Governo – ha aggiunto la deputata della Lega – non solo non ha capito la gravità della situazione in cui vivono le 12.547 scuole paritarie italiane, ma soprattutto ha certificato la totale opposizione ideologica verso la parità scolastica e la libertà di scelta. Ancor più grave, la maggioranza giallorossa non riconosce il ruolo fondamentale che da sempre svolgono le scuole cattoliche, in particolare quelle materne e primarie, sul territorio e nelle comunità”.

“Sono sconcertata dalla miopia politica e dall’ostruzionismo ideologico del Governo che vuole condannare alla chiusura le scuole paritarie e alla disoccupazione 180mila lavoratori nonostante non possa minimamente prendersi in carico nel prossimo anno scolastico quasi un milione di nuovi alunni. Sono già pronti gli emendamenti al decreto Rilancio per aumentare gli stanziamenti alle scuole paritarie a cifre adeguate e non certo all’inutile, vergognosa ed umiliante elemosina messa in campo dal Presidente Conte e dalla ministra Azzolina unicamente per lavarsi la coscienza. Gli istituti privati e gli asili parrocchiali, non sono le scuole unicamente dei ricchi, se lo mettano in testa una volta per tutte” ha concluso.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Eleonora Bellagamba è la nuova coordinatrice di Italia Viva per lo sport

Articolo Successivo

Suolo pubblico, Pellei: «Tasse prorogate? Ci vuole un'estate "en plein air"»