Servire Ascoli, incontro sugli ideali promossi da Don Sturzo

ASCOLI PICENO- Incontro promosso da “Servire Ascoli” ieri alla Libreria Rinascita. Il tema al centro dell’incontro, l’attualità del messaggio sturziano nel suo Appello ai Liberi e Forti a 100 anni dalla sua pubblicazione. L’incontro coordinato dall’arch. Giuseppe Baiocchi ha avuto come protagonista Giovanni Palladino economista ed profondo conoscitore dell’opera sturziana, Segretario Nazionale di “Servire l’Italia” e già Presidente del Centro Internazionale di Studi “Luigi Sturzo”. Presente anche il coordinatore regionale di “Servire le Marche”, movimento politico che da tempo opera sul territorio marchigiano e che, con questa iniziativa, segna ufficialmente la sua nascita anche nella città ascolana.

Dopo i saluti iniziali del presidente  del Consiglio di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di S. Benedetto del Tronto Antonella Baiocchi e di Sergio Cinelli Responsabile di “Servire Ascoli” e già consigliere comunale, il dr. Giovanni Palladino ha ripercorso la figura e l’operato politico di Luigi Sturzo, già consigliere comunale e poi Pro-Sindaco della Città di Caltagirone, fondatore del Partito Popolare Italiano nel 1919, lo stesso anno in cui lancia l’Appello ai Liberi e Forti, fino all’esilio a seguito delle minacce del partito fascista ed al suo ritorno in Italia.

Il coordinatore regionale Di Ruscio ha illustrato il progetto politico di “Servire Ascoli ” che intende avvicinare alla politica i giovani “Liberi” da schemi e pregiudizi e “Forti” in grado di portare avanti un progetto politico con determinazione e competenza, che condividono i valori del messaggio sturziano e che, sempre più spesso, non trovano espressione nei partiti “tradizionali”.

Palladino ha rimarcato l’attualità del messaggio sturziano in riferimento all’Europa dei popoli e non delle nazioni più forti, alla necessità di governare lo sviluppo economico legato al capitalismo facendo l’esempio del grande fiume che se guidato crea ricchezza altrimenti danni immani alla famiglia alla collettività. Sturzo aveva già immaginato il turbocapitalismo e la finanziarizzazione dell’economia. Così come il tema della tutela della famiglia e lo sviluppo del mezzogiorno.

Cinelli ha evidenziato la necessità di istituire nella città di Ascoli Piceno un Assessorato allo sviluppo economico e industria, in considerazione della crisi economica e alla grave disoccupazione che ha colpito il territorio ascolano.

Diverse le autorità presenti tra cui Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco che ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare i giovani per ritrovare quello slancio ideale e quel protagonismo che ha contraddistinto l’Italia fino agli anni ottanta e degli emarginati, il Sindaco del Comune di Ascoli Piceno Guido Castelli e il Sindaco del Comune di Fermo Paolo Calcinaro che hanno evidenziato l’importanza dei movimenti civici, in grado di coinvolgere positivamente ed attivamente la base cittadina nella vita politica del territorio.

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