Usb attacca ancora: “Ecco la verità sulle progressioni economiche Orizzontali in Area Vasta 5”

Usb

“Se essere onesti e coerenti significa onorare il Contratto Collettivo Integrativo dell’AV5 Parte Normativa 2018-2019-2020, la USB AV5 lo è. La USB è trasparente e coerente nei confronti delle lavoratrici e lavoratori. Per questo lasciamo sole, con le loro chiacchiere, quelle Sigle Sindacali che ci attaccano per nascondersi dietro ad un dito, avendo accettato un irriguardoso compromesso con la controparte aziendale, assolutamente lesivo della dignità dei lavoratori e lavoratrici, perché non rispettoso degli adempimenti del richiamato Accordo Collettivo Integrativo triennio 2018-2020” . Lo dice l’Usb.

“Ossia lavoratori e lavoratrici dell’AV5 lasciati senza Progressioni Economiche Orizzontali (PEO)! L’Accordo ricordato prevedeva di assegnare le PEO sugli anni 2019 e 2020. Ebbene, in tutte le altre Aree Vaste, ed anche presso la Sede Centrale ASUR Marche di Via Oberdan in Ancona, le Fasce Retributive Superiori (PEO) anno 2019 ed anno 2020 si sono onorate, attribuite PEO 2019 nelle altre AV da oltre un anno, oppure vengono attribuite in questi giorni le PEO 2020! Mentre in AV5, pur in presenza del Fondo contrattuale di competenza, le PEO anno 2019 non si sono attribuite per niente, e le PEO anno 2020 addirittura perse a causa del suddetto irriguardoso compromesso. Un’autentica svendita dei lavoratori e lavoratrici, e loro famiglie. Solo l’AV5, in sostanza, non ha onorato il Contratto Collettivo Integrativo che ha sottoscritto, lasciando i lavoratori e le lavoratrici senza le legittime spettanze delle PEO biennio 2019 e 2020.

“La USB proseguirà la sua lotta in tutti i modi ed in tutte le sedi per denunciare questo fattaccio, affinché si sappia che in una stessa Azienda, l’ASUR Marche, i lavoratori e le lavoratrici sono trattati difformemente. Una vergognosa violazione dell’Art. 8 della Legge Regionale del 21 marzo 2017, n. 8, circa il “Superamento delle disparità di trattamento economico”, un articolo peraltro che era espressamente rivolto all’ASUR Marche. Un autentico discrimine. Denunceremo il fatto, ancora una volta, all’Assessore alla Salute della Regione Marche”.

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