La Finanza traccia 50mila mascherine , sequestri e denunce

Diversi i controlli intrapresi dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli a seguito dell’emanazione del Decreto Legge “Cura Italia”, anche con riguardo alle attribuzioni all’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro – introdotte dall’art. 15, in via straordinaria e in deroga – di validazione dei dispositivi di protezione individuale prodotti, importati o immessi in commercio fino al termine dell’emergenza.

Le contestazioni delle Fiamme Gialle  hanno interessato un esercizio di commercio all’ingrosso di articoli medicali ed ortopedici della città,  con il rappresentante legale segnalato alla locale Procura della Repubblica in relazione all’importazione e immissione in commercio di 40.000 dispositivi di protezione, acquistati presso due ditte, l’una di Shanghai  e, l’altra, di Londrina (Brasile) a circa 90.000 euro.

Analoga contestazione  effettuata nei confronti di un’ulteriore impresa di Spinetoli esercente l’attività di “Confezione in serie di abbigliamento esterno”, importatrice di 9.500 mascherine per bambini, acquistate da una ditta di Shanghai  per un importo di circa 12.000 euro.

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