“Porto d’Ascoli serbatoio della delinquenza”, i commercianti tengono alta la guardia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Le zone Mare e Sentina sono il serbatoio della delinquenza ad alto livello, che orbita tra le Marche e l’Abruzzo”. Non abbassano la guardia i commercianti di Porto d’Ascoli sul tema sicurezza. A tenere alto il livello di allerta ci ha pensato il tabaccaio plurirapinato Perluigi Cappelli durante l’assemblea pubblica del quartiere Mare (LEGGI QUI e QUI).
“Dobbiamo però riconoscere – ha puntualizzato Cappelli – che il clamore mediatico che abbiamo avuto con la conferenza stampa della fiaccolata contro la criminalità (LEGGI QUI) ha smosso le acque, soprattutto per fare accelerare alle forze dell’ordine le operazioni per ripulire la zona dalla feccia che si muove nel sottobosco. Tuttavia, il commissariato di pubbica sicurezza era da tempo sulle tracce dei criminali di alto livello e negli ultimi 20 giorni ha sgominato tre bande di delinquenti”.
Il presidente di Occhio Amico PdA, Antonio Core, ha riferito di avere incontrato il dirigente della questura Leo Sciamanna “il quale ci ha dato disponibilità di fare partecipare ad una assemblea pubblica un esponente delle forze dell’ordine, per spiegare alla popolazione i comportamenti da tenere per tutelarsi dai delinquenti”. Core ha poi chiarito di non avere aderito alla fiaccolata, con i quartieri e l’associazione Porto d’Ascoli al Centro, “perché non sponsorizziamo situazioni che non conosciamo e non facciamo allarmismo”.
Si è ancora parlato delle case affittate al racket della prostituzione nel quartiere Sentina. Il commissariato dovrebbe ora intensificare le operazioni di monitoraggo per debellare l’allarmante fenomeno.
Il coordinatore della conferenza dei quartieri, Alfredo Isopi, ha parlato di “delinquenza dilagante che interessa tutti i quartieri”. Ha riferitio di un episodio capitato nel cortile di casa sua a Marina di Sotto, dove tiene le biciclette incatenate e coperte da un telo: “I ladri hanno scavalcato il recinto, hanno alzato il telo, hanno prelevato la bici che avevano preso di mira e poi se ne sono andati con la preda, rimettendo tutto in ordine”.

 

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