Buoni spesa, il comune: «Se possibile inizieremo a darli prima di Pasqua»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTOBuoni spesa. L’amministrazione comunale risponde all’appello di Don Francesco Ciabattoni sulla tempistica di consegna del contributo statale.

«Per avere tutti gli elementi di valutazione sullo svolgimento della procedura – fa sapere il comune – è utile riepilogare i passaggi sin qui compiuti per arrivare alla distribuzione dei buoni spesa».

L’incontro. Lunedì 30 marzo si è avuta certezza dei fondi assegnati al comune e subito si è riunita la giunta comunale. Un incontro allargato ai dirigenti, per definire il percorso da intraprendere. E’ stato costituito un tavolo di lavoro composto da tecnici e rappresentanti di giunta e di minoranza consiliare. Subito ci si è messi all’opera, lavorando fino al 31 marzo e 1° aprile per mettere a punto il bando. Un avviso che, da un lato semplificasse al massimo le procedure, dall’altro assicurasse la possibilità di verificare le reali condizioni economiche dei richiedenti. Stiamo parlando, è bene non dimenticarlo, di soldi di tutti noi.

I bandi. «Il 1° aprile sono stati predisposti e pubblicati gli atti relativi ai buoni spesa. Giovedì 2 aprile sono stati aperti i termini per presentare la domanda che si sono chiusi l’8 aprile. Nel frattempo, è stata costituita una task force di 12 dipendenti di Servizi Sociali e Gestione Risorse Umane. Questa ha iniziato a “lavorare” le domande man mano che venivano protocollate».

Le irregolarità nei moduli. «Il lavoro di istruttoria è stato estremamente difficoltoso. Sia per il numero di domande pervenute (oltre 2.200) sia per la necessità di verificare in pochissimo tempo la veridicità di quanto in esse dichiarato. Sono emersi diversi casi di irregolarità. Da una parte una serie di omissioni dovute probabilmente ad inesperienza e inevitabile confusione. Parliamo di copie del documento di identità, firme, domande presentate con più messaggi di posta. Ma non solo. Dalla verifica effettuata utilizzando altre banche dati sono emerse difformità che, oltre a comportare l’esclusione, saranno oggetto di successivi approfondimenti. Si tratta di soggetti percettori di reddito presenti nel nucleo familiare e non dichiarati. Oppure, domande presentate da componenti della stessa famiglia,  o omessa dichiarazione di redditi in realtà percepiti nel mese di marzo».

Il possibile anticipo sui tempi. «Un lavoro, insomma, complesso. Ciononostante, una volta definita la graduatoria si cercherà, per quanto possibile, di iniziare a soddisfare le prime domande prima della Pasqua. Certamente iniziando da coloro collocati in cima alla graduatoria e quindi in condizioni di maggior bisogno. Tutto ciò in linea con quanto sta accadendo in queste ore nei comuni limitrofi».

Il sostegno ai bisognosi. «Va evidenziato, comunque, che l’opera di assistenza alle famiglie più bisognose della città non si è mai interrotto, anzi si è intensificato nelle ultime settimane: tramite le associazioni di volontariato che collaborano con il Comune, dall’inizio dell’emergenza sono stati distribuiti centinaia di pacchi alimentari. Nelle ultime ore, grazie alla generosità del Cash & Carry che vogliamo ringraziare, ci sono stati consegnati altri 150 pacchi alimentari che arriveranno alle famiglie in difficoltà grazie a Banco Alimentare, Ora et Labora, Sulle Ali dell’Amore, Caritas diocesana».

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