Strisce blu a San Benedetto, Urbinati: “La capacità di accoglienza si vede anche dalle piccole cose”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – Caos strisce blu sul lungomare di San Benedetto del Tronto, interviene il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, e replica alle affermazioni del sindaco della città, Pasqualino Piunti.

«Quando si amministra una città, la legge permette di regolamentare alcuni funzioni della vita pubblica. Queste regole devono tener conto delle necessità di una città, cosa che non mi pare stiano facendo il sindaco e la sua Giunta», premette il capogruppo Urbinati che aggiunge: «Non se la prenda a male Piunti se io, prima da cittadino e poi da amministratore dico la mia su questa città con disinteresse politico, avendo a cuore esclusivamente il benessere di San Benedetto e dei suoi abitanti. Ritengo sbagliato – sostiene Urbinati – non concedere alcuno spazio di disimpegno alle entrate degli hotel della città, soprattutto a quello strutture che non possono usufruire di un parcheggio interno. Sono d’accordo con lo spostare gli stalli dei parcheggi a pagamento, realizzandoli in maniera parallela e non a spina, poiché questo garantisce una maggiore sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Restringendosi la carreggiata, infatti, si tende a diminuire anche la velocità delle auto, e questa è una cosa positiva. Altresì però le restrizioni imposte da questo cambio delle modalità di sosta sono poco rispettose non solo degli operatori locali, ma anche e soprattutto nei confronti dei tanti turisti che scelgono San Benedetto quale meta delle proprie vacanze. È a queste persone – prosegue Urbinati – che si creano problemi, non potendo esse contare nemmeno su un piccolo spazio di sosta veloce una volta arrivati al proprio albergo, magari dopo un lungo viaggio. L’ospitalità di una città e la sua capacità di essere attrattiva turisticamente si vede anche dalle piccole cose e ricordo che l’accoglienza è una delle responsabilità ed una delle leve economiche dei Comuni. Mi chiedo, inoltre – aggiunge ancora Urbinati –, se prima di prendere certe decisioni l’amministrazione si sia confrontata con le associazioni di categoria. E perché, prima di creare disagi enormi non si è valutata la possibilità di una piccola modifica alla regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico, magari prevedendo una tassa sugli hotel che desiderino avere un piccolo spazio di disimpegno al loro ingresso? Caro sindaco – continua Urbinati – non solo io mi sono accorto che in città ora “comanda” lei, ma anche le migliaia di persone che le hanno dato fiducia. In qualità di cittadino – conclude Urbinati – e di amministratore rivendico il diritto, sancito per altro anche dalla nostra Costituzione, di esprimere la mia opinione sulle questioni che riguardano la città e lei continui pure a dedicarsi al suo dolce far niente».

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